Gli amidi, alla base dei prodotti aproteici

Gli amidi sono carboidrati complessi comunemente utilizzati in una varietà di prodotti alimentari. Esistono diversi tipi di amidi che vengono utilizzati nei prodotti a basso contenuto proteico per le persone affette da malattia renale cronica. Si tratta principalmente dell’amido di mais, di riso e di frumento deglutinato.

Gli amidi sono alla base dei prodotti aproteici perché ricchi di carboidrati, ma poveri di proteine. Questo li rende un ingrediente ideale per i prodotti aproteici.

I principali vantaggi degli amidi, come quello di mais, sono legati alle sue funzioni culinarie.

• L’amido di mais è infatti un addensante molto più potente della farina, il che significa che è necessario usarne molto meno per ottenere un effetto uguale o migliore.
• Un ulteriore vantaggio è che, se conservato nelle condizioni corrette, gli amidi possono durare quasi all’infinito, grazie alla mancanza di proteine o grassi deperibili.
• Oltre a fornire una fonte di carboidrati, questi amidi possono contribuire a migliorare la consistenza e l’aspetto degli alimenti aproteici, poiché contribuiscono ad addensare e stabilizzare i prodotti, offrendo una consistenza più appetibile e gradevole.

In un regime dietetico ipoproteico, che limita l’assunzione giornaliera di proteine a 0,6 – 0,8 gr/kg, gli alimenti aproteici, composti prevalentemente da amidi, sono un importante alleato, perché permettono di ridurre il più possibile il consumo di proteine a basso valore biologico, come quelle presenti nelle farine tradizionali, nei cereali e nei prodotti derivati. Così facendo è possibile sopperire alle esigenze amminoacidiche del paziente utilizzando proteine ad alto valore biologico, come quelle derivate dagli alimenti di origine animale che devono essere consumate in quantità moderata sotto la supervisione di un dietista.

È importante ricordare che, sebbene gli amidi possano rappresentare una valida fonte di carboidrati per le persone affette da MRC, non dovrebbero essere utilizzati come unica fonte di nutrizione. Chi soffre di questa patologia dovrebbe sempre consultare un dietista per assicurarsi di assumere tutti i nutrienti necessari per mantenere la propria salute.